Vediamo a cosa serve il tracciato in gravidanza, in cosa consiste questo esame e quando è consigliato effettuarlo.
Il tracciato in gravidanza è un esame che permette di monitorare sia la frequenza cardiaca del feto che le contrazioni uterine. Questo test non è invasivo e non è pericoloso per il benessere della mamma e del bimbo, anzi aiuta a controllare la salute del feto e può essere d’aiuto per tenere la gravidanza sotto controllo in particolari circostanze, ad esempio quando la gestazione si protrae oltre le 40 settimane. Vediamo in cosa consiste l’esame, a cosa serve e quando viene eseguito.
Tracciati in gravidanza: a cosa servono
L’esame che viene comunemente indicato come tracciato è chiamato anche monitoraggio o cardiotocografia dal nome dello strumento che viene impiegato per la rilevazione. Ci sono due parametri in particolare che vengono misurati con il tracciato in gravidanza: i valori delle contrazioni e la frequenza cardiaca del feto. Questi parametri vengono misurati istante per istante e registrati su un grafico per essere poi valutati dal ginecologo.
Per quanto riguarda il battito il range considerato nella norma è tra 120 e 160 battiti al minuto, tuttavia la frequenza non è costante e varia anche man mano che si avvicina il momento del parto. Le contrazioni, invece, sono in genere considerate fisiologiche quando sono al massimo cinque in una giornata. Con questo esame, oltre al numero di contrazioni, si possono misurare anche la durata e il tono basale. La rilevazione dei due parametri avviene attraverso due sonde che vengono posizionate sulla pancia e tenute in posizione per mezzo di fasce elastiche. L’esame non provoca dolore e non costituisce rischi per la mamma e per il feto. La durata del monitoraggio va in genere da 20 minuti ad un’ora.
Tracciati gravidanza: quando si effettuano
Il tracciato viene effettuato in genere con l’approssimarsi del termine della gravidanza. Il periodo per l’esame di routine è quindi quello successivo alla 38esima settimana. Ci sono però anche altre circostanze in cui può essere utile eseguire l’esame per mantenere sotto controllo i parametri del feto e assicurarsi che la gravidanza stia procedendo senza problemi. In particolare quando sono presenti patologie come ipertensione gravidica o diabete gestazionale, ma anche quando c’è il rischio di parto pretermine.